La magia è credere in se stessi: se riusciamo a farlo,
allora possiamo far accadere qualsiasi cosa
Johann Wolfgang von Goethe

LA MINDFULNESS IMMAGINALE

Si sente sempre più parlare di mindfulness, cerchiamo di capire di cosa si tratta per essere attivi e consapevoli.
Mindfulness significa “pienezza mentale” o “presenza mentale”. È una parola nata in Occidente, ma è nel mondo anglosassone che si è maggiormente diffusa quando le neuroscienze e la psicologia hanno iniziato ad applicare la meditazione in contesti clinici per attenuare e, in certi casi curare, alcuni disturbi e malattie così come stati psicofisici come ansia, angoscia, stress, molto diffusi nella società contemporanea.
Con il termine mindfulness si fa riferimento, quindi, all’unione tra meditazione, psicologia e neuroscienze.

La Mindfulness è un vero e proprio ‘riavvio’ del tuo cervello che scioglie pattern mentali abituali e cristallizzati e ne ricostruisce altri più elastici, più ricettivi, più potenti.

È scientificamente dimostrato che la meditazione agisce sulle tue sinapsi cerebrali e sulla produzione di endorfine, acuendo l’intuizione e innalzando la felicità. E non vi è dubbio sul fatto che quando stai bene con te stesso compi azioni meravigliose.

La pratica della meditazione è un percorso che è slegato da una particolare credenza religiosa. Le basi della Mindfulness Immaginale (postura, esercizi sul respiro, sviluppo della consapevolezza) riguardano la disciplina in sé e non la fede intima di una persona.

Se praticata con costanza ogni giorno, la Mindfulness Immaginale:

  • aumenta i livelli di attenzione e concentrazione;
  • aumenta la calma interiore;
  • pacifica i pensieri rendendoli più gestibili;
  • sviluppa qualità positive come l’empatia e la compassione,
  • permette di entrare e capire i nostri disagi.

L’aggiunta della visione immaginale rende la Mindfulness una pratica straordinariamente efficace per gli occidentali che vogliono avvicinarsi alla meditazione: ne semplifica l’applicazione e ne potenzia i benefici.

La metafora della scimmia

Molte tradizioni sapienziali paragonano la nostra mente a una scimmia impazzita, che in modo distratto balza da un ramo all'altro, infatti la nostra mente, come una scimmia impazzita si sposta da un pensiero all'altro, spesso velocemente, vagando tra il passato ed il futuro, generando forti emozioni come paura e ansia legate a momenti già vissuti o ancora da vivere.
In questa condizione ci sentiamo in balia della nostra mente e proviamo la sensazione di inadeguatezza, di inconsapevolezza, di non essere nel presente.

Assaporare il qui e ora

In un percorso incentrato sulla mindfulness riusciamo a gestire in modo sano i nostri pensieri e a incanalarli nella direzione che desideriamo. Per fare tutto ciò è necessario conoscere la nostra mente, per poi sapere come calmarla. Grazie a una serie di esercizi possiamo raggiungere quello stato di pienezza mentale insito nella parola “mindfulness”.

L'importanza del respiro

La pratica della meditazione sul respiro rappresenta uno degli esercizi basilari della mindfulness.
Attraverso la contemplazione dell’inspirazione e dell’espirazione si può migliorare i nostri livelli di attenzione e di consapevolezza. Il respiro è un ponte tra il conscio e l’inconscio ponendo la nostra concentrazione su di esso riusciamo a calmare la mente.
Questo approccio è rivolto non solo agli adulti, ma anche ai bambini e agli adolescenti, per permettere loro di migliorare i livelli di attenzione e concentrazione rimanendo attivi e consapevoli.

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